ESCHER
TRA MATEMATICA, ARCHITETTURA E PARADOSSI
LA VITA
Maurits Cornelis Escher è stato un incisore e grafico olandese.
Escher nasce a Leeuwarden, Olanda, il 17 giugno del 1898.
Frequenta architettura ma presto però lascia per iscriversi ai corsi di disegno grafico. Alla fine degli studi viaggia in Italia e in Spagna nel 1922 dove è affascinato dalla complessità dalle decorazioni dell'Alhambra, il castello di Granada. Ed è in Spagna che scopre la tecnica dei "disegni periodici", caratterizzati da una divisione regolare della superficie piana, disegni che diventeranno una costante di alcune sue illustrazioni .
Nel 1923 torna in Italia, si stabilisce a Roma, dove resterà per undici anni e da dove parte per i suoi numerosi viaggi. Durante gli anni italiani esegue molti disegni e schizzi che diverranno litografie e comincia ad eseguire incisioni su legno. La sua produzione in questo periodo è ispirata alla natura.
Poco prima dell'inizio della Seconda guerra mondiale si trasferisce in Svizzera, dove nasce il figlio, avvenimento che lo allontana dalla visione della natura per concentrarsi sulle sue immagini interiori.
Frequenta architettura ma presto però lascia per iscriversi ai corsi di disegno grafico. Alla fine degli studi viaggia in Italia e in Spagna nel 1922 dove è affascinato dalla complessità dalle decorazioni dell'Alhambra, il castello di Granada. Ed è in Spagna che scopre la tecnica dei "disegni periodici", caratterizzati da una divisione regolare della superficie piana, disegni che diventeranno una costante di alcune sue illustrazioni .
Nel 1923 torna in Italia, si stabilisce a Roma, dove resterà per undici anni e da dove parte per i suoi numerosi viaggi. Durante gli anni italiani esegue molti disegni e schizzi che diverranno litografie e comincia ad eseguire incisioni su legno. La sua produzione in questo periodo è ispirata alla natura.
Poco prima dell'inizio della Seconda guerra mondiale si trasferisce in Svizzera, dove nasce il figlio, avvenimento che lo allontana dalla visione della natura per concentrarsi sulle sue immagini interiori.
La sua arte ora
riflette la sua visione del mondo che lo circonda e che egli elabora
attraverso la fantasia, realizzando architetture, prospettive e
spazi impossibili; le sue opere grafiche sono celebri per l'uso
fantasmagorico degli effetti ottici.
Nel 1941 si trasferisce in Olanda. Nel 1954 stabilisce un primo contatto con il mondo scientifico e riceve una onorificenza reale. Per i sessanta anni di Escher la città dell'Aia organizza una mostra retrospettiva che celebra il suo genio.
In sintesi, le sue opere lo collegano al Surrealismo.
Nel 1969, realizza la sua ultima xilografia ma l'anno dopo viene ricoverato per lungo tempo in ospedale, dopo di ché si trasferisce in una Casa di Riposo per Artisti a Iaren e muore il 27 marzo del 1972.
Nel 1941 si trasferisce in Olanda. Nel 1954 stabilisce un primo contatto con il mondo scientifico e riceve una onorificenza reale. Per i sessanta anni di Escher la città dell'Aia organizza una mostra retrospettiva che celebra il suo genio.
In sintesi, le sue opere lo collegano al Surrealismo.
Nel 1969, realizza la sua ultima xilografia ma l'anno dopo viene ricoverato per lungo tempo in ospedale, dopo di ché si trasferisce in una Casa di Riposo per Artisti a Iaren e muore il 27 marzo del 1972.
LA VISITA
ALLA MOSTRA DEL FILATOIO DI CARAGLIO (CUNEO)
La classe II G del Liceo Scientifico Peano di Cuneo si è recata in visita a Caraglio alla mostra "L'enigma di Escher". Paradossi grafici tra arte e geometria', ospitata al Filatoio dal 29 marzo al 29 giugno 2014 .
A portare in provincia di Cuneo l'evento e sono l’associazione culturale Marcovaldo e Piergiorgio Odifreddi, matematico cuneese.
Le opere che affascinano il grande pubblico e allo stesso tempo intellettuali, matematici e architetti rappresentano l’infinito e innumerevoli possibili mondi, in modo geniale.
Incisi prima nel legno e poi stampati, i suoi capolavori sviluppano visivamente problemi e teoremi di geometria e si confrontano con spazio, tempo ed eternità.
La visita fa emergere il rapporto tra i lavori dell’artista olandese e quelli di altri autori, in una consonanza di visioni e riferimenti stilistici che attraversano la storia dell’arte, dal Medioevo al Liberty, dal Cubismo a Futurismo e Surrealismo.
A portare in provincia di Cuneo l'evento e sono l’associazione culturale Marcovaldo e Piergiorgio Odifreddi, matematico cuneese.
Le opere che affascinano il grande pubblico e allo stesso tempo intellettuali, matematici e architetti rappresentano l’infinito e innumerevoli possibili mondi, in modo geniale.
Incisi prima nel legno e poi stampati, i suoi capolavori sviluppano visivamente problemi e teoremi di geometria e si confrontano con spazio, tempo ed eternità.
La visita fa emergere il rapporto tra i lavori dell’artista olandese e quelli di altri autori, in una consonanza di visioni e riferimenti stilistici che attraversano la storia dell’arte, dal Medioevo al Liberty, dal Cubismo a Futurismo e Surrealismo.
Al Filatoio (la “fabbrica da seta” più antica d’Europa) sono raccolte 130 opere dagli esordi alla maturità, provenienti da musei, biblioteche e istituzioni , tra i quali la Galleria d'Arte Moderna di Roma, la Raccolta delle Stampe 'Achille Bertarelli' di Milano e la Fondazione Wolfsoniana di Genova.