Kandinsky
La vita
Wassily Kandinsky è uno dei massimi artisti del '900 ed un pioniere dell'emancipazione della pittura dal figurativo verso l'astrazione pura.
Nasce a Mosca il 4 dicembre 1866. A trent’anni, si trasferisce a Monaco, dove frequenta l’accademia. Negli anni successivi risiede all’estero e soggiorna a Parigi.
Fondamentali nella sua evoluzione artistica gli anni tra il 1911 e 1912. Con altri artisti fonda il giornale “Der Blaue Reiter” (Il cavaliere azzurro), simbolo di libertà e spiritualità. L’azzurro sarà il colore prevalente nelle loro opere.
Nella copertina del primo numero della rivista compare la riproduzione di un acquarello di Kandinsky, raffigurante un cavaliere azzurro stilizzato.
Nel 1912 inizia la sua evoluzione verso l’astrattismo con la realizzazione del Primo acquerello astratto e poi
di alcune delle prime Composizioni e Improvvisazioni.
Nel 1914, torna in Russia dove viene diviene professore dei Laboratori artistici di Stato . Le opere del periodo evidenziano uno stile sempre più geometrico.
Nel 1921 rientra in Germania e insegna per dieci anni nella importante scuola tedesca di design moderno, il Bauhaus.
In tale periodo la sua pittura assume un’impronta geometrica, dominata dalle proprietà dinamiche della linea, del punto, delle superfici e dei diversi colori.
Col nazismo il Bauhaus viene chiuso.
Le sue numerose opere presenti in Germania vengono sequestrate e nel 1933 deve trasferirsi in Francia dove trascorre gli ultimi 10 anni di vita .Muore a Neuilly-sur-Seine nel 1944.
Kandinsky. La collezione del Centre Pompidou mostra a Palazzo Reale di Milano aperta fino al 27 aprile 2014.
Fondamentali nella sua evoluzione artistica gli anni tra il 1911 e 1912. Con altri artisti fonda il giornale “Der Blaue Reiter” (Il cavaliere azzurro), simbolo di libertà e spiritualità. L’azzurro sarà il colore prevalente nelle loro opere.
Nella copertina del primo numero della rivista compare la riproduzione di un acquarello di Kandinsky, raffigurante un cavaliere azzurro stilizzato.
Nel 1912 inizia la sua evoluzione verso l’astrattismo con la realizzazione del Primo acquerello astratto e poi
di alcune delle prime Composizioni e Improvvisazioni.
Nel 1914, torna in Russia dove viene diviene professore dei Laboratori artistici di Stato . Le opere del periodo evidenziano uno stile sempre più geometrico.
Nel 1921 rientra in Germania e insegna per dieci anni nella importante scuola tedesca di design moderno, il Bauhaus.
In tale periodo la sua pittura assume un’impronta geometrica, dominata dalle proprietà dinamiche della linea, del punto, delle superfici e dei diversi colori.
Col nazismo il Bauhaus viene chiuso.
Le sue numerose opere presenti in Germania vengono sequestrate e nel 1933 deve trasferirsi in Francia dove trascorre gli ultimi 10 anni di vita .Muore a Neuilly-sur-Seine nel 1944.
Kandinsky. La collezione del Centre Pompidou mostra a Palazzo Reale di Milano aperta fino al 27 aprile 2014.
LA MOSTRA
Fino al 27 aprile 2014, è stata esposta al Palazzo Reale di Milano la collezione del Centre Pompidou.
La mostra è composta di otto sale disposte secondo un percorso temporale suddiviso in quattro zone che corrispondono ai quattro momenti principali della sua arte.
Il percorso inizia con la ricostruzione, effettuata nel 1977, di un ambiente decorato da Kandinsky a Berlino, con pannelli dipinti a guazzo per la Juryfreie Kunstausstellung, mostra che si tenne nella capitale tedesca dal 1911 al 1930.
La prima parte è dedicata agli esordi: trentenne, nel 1896, scoprì la pittura dopo aver visto gli impressionisti. Lasciò l'università per diventare pittore e si recò a Monaco a studiare Belle Arti. In questa città realizzò i suoi primi lavori di tendenza impressionista, ad esempio Schwabing, Sole invernale (1901), oppure ispirati alle tendenze decorative del nascente Jugendstil, come la litografia per la mostra Phalanx. Un cambiamento iniziò nel 1908, nel soggiorno a Murnau, nella campagna della Baviera: qui realizzò i primi dipinti con colori accesi e antinaturalistici che trasformavano la realtà in immagini piatte, primo passo verso l'astrazione.
Sperimentò il suo pensiero sviluppato su più campi, pittura, musica e teatro, mirante alla ricerca dell'elemento interiore nella produzione artistica e nel saggio Lo spirituale nell'arte (1912) teorizzò un'associazione tra linee, forme e colori che fu fondamento di tutta l'arte astratta successiva. Di questo passaggio, nella mostra, la prova più chiara è data da Improvvisazione III (1909), dipinta in colori caldi e forti.
La seconda sezione è dedicata agli anni del ritorno in Russia: nel 1914 ,allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, l'artista tornò in patria e si dedicò poco alla pittura e molto al disegno. Lo prova la serie di disegni Senza titolo realizzati dal 1915 al '20 a inchiostro su china, in cui resta fedele alle idee da lui teorizzate. Per un breve periodo ritornò alla figurazione della quale in mostra sono esposti alcuni scorci di campagna russa del 1917. Tuttavia la sua pittura tornò astratta anche dopo gli incarichi che ricevette in seguito alla rivoluzione russa, ma nel 1921 tornò in Germania.
Al secondo periodo tedesco è dedicata la terza parte della mostra, legato al Bauhaus e al suo insegnamento di Decorazione Murale a Weimar dal 1922. In questo periodo approfondì i rapporti tra forme e colori realizzando opere come Griglia nera (1922), la stampe Piccoli mondi e Giallo-rosso-blu (1925). Nel 1933, a seguito della chiusura del Bauhaus da parte dei nazisti, dovette trasferirsi in Francia.
L'ultima sezione è dedicata agli anni trascorsi a Parigi, dal 1933 fino alla morte. La Parigi di quegli anni guarda a Picasso e ai surrealisti, e lascia poco spazio alla sua astrazione. Kandinsky schiarì i suoi colori scoprendo la luce e l'intensità dei colori del Bois de Boulogne, zona dove visse, come dimostrano Ammasso regolato, Azzurro cielo e Una festa privata, opere dipinte su influsso del surrealismo.
Il percorso inizia con la ricostruzione, effettuata nel 1977, di un ambiente decorato da Kandinsky a Berlino, con pannelli dipinti a guazzo per la Juryfreie Kunstausstellung, mostra che si tenne nella capitale tedesca dal 1911 al 1930.
La prima parte è dedicata agli esordi: trentenne, nel 1896, scoprì la pittura dopo aver visto gli impressionisti. Lasciò l'università per diventare pittore e si recò a Monaco a studiare Belle Arti. In questa città realizzò i suoi primi lavori di tendenza impressionista, ad esempio Schwabing, Sole invernale (1901), oppure ispirati alle tendenze decorative del nascente Jugendstil, come la litografia per la mostra Phalanx. Un cambiamento iniziò nel 1908, nel soggiorno a Murnau, nella campagna della Baviera: qui realizzò i primi dipinti con colori accesi e antinaturalistici che trasformavano la realtà in immagini piatte, primo passo verso l'astrazione.
Sperimentò il suo pensiero sviluppato su più campi, pittura, musica e teatro, mirante alla ricerca dell'elemento interiore nella produzione artistica e nel saggio Lo spirituale nell'arte (1912) teorizzò un'associazione tra linee, forme e colori che fu fondamento di tutta l'arte astratta successiva. Di questo passaggio, nella mostra, la prova più chiara è data da Improvvisazione III (1909), dipinta in colori caldi e forti.
La seconda sezione è dedicata agli anni del ritorno in Russia: nel 1914 ,allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, l'artista tornò in patria e si dedicò poco alla pittura e molto al disegno. Lo prova la serie di disegni Senza titolo realizzati dal 1915 al '20 a inchiostro su china, in cui resta fedele alle idee da lui teorizzate. Per un breve periodo ritornò alla figurazione della quale in mostra sono esposti alcuni scorci di campagna russa del 1917. Tuttavia la sua pittura tornò astratta anche dopo gli incarichi che ricevette in seguito alla rivoluzione russa, ma nel 1921 tornò in Germania.
Al secondo periodo tedesco è dedicata la terza parte della mostra, legato al Bauhaus e al suo insegnamento di Decorazione Murale a Weimar dal 1922. In questo periodo approfondì i rapporti tra forme e colori realizzando opere come Griglia nera (1922), la stampe Piccoli mondi e Giallo-rosso-blu (1925). Nel 1933, a seguito della chiusura del Bauhaus da parte dei nazisti, dovette trasferirsi in Francia.
L'ultima sezione è dedicata agli anni trascorsi a Parigi, dal 1933 fino alla morte. La Parigi di quegli anni guarda a Picasso e ai surrealisti, e lascia poco spazio alla sua astrazione. Kandinsky schiarì i suoi colori scoprendo la luce e l'intensità dei colori del Bois de Boulogne, zona dove visse, come dimostrano Ammasso regolato, Azzurro cielo e Una festa privata, opere dipinte su influsso del surrealismo.